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Quaderni Leonardiani 2019admin2020-03-05T10:06:42+01:00
  • Presentazione

  • Programma Musicale

  • Lectio Musicale

  • Presentazione

Relazione

“Quaderni Leonardiani – appunti di musica e arti (1519/2019)”, l’innovativo progetto di Piano FVG che, già dal titolo, richiamava la volontà di fissare su una pagina bianca (come su dei “Quaderni”) degli appunti creativi originali. Da una parte si è gettato uno sguardo sul mondo contemporaneo di Leonardo da Vinci, sulle sue intuizioni nel campo delle arti e delle scienze, sul confronto tra il pensiero filosofico, letterario ed artistico dell’epoca, dall’altra, si è creato un ponte artistico con la contemporaneità del mondo digitale e tecnologico, un mondo nel quale il concetto di “homo faber” del Rinascimento ha assunto una nuova valenza, nella competizione sempre più ardita con le “macchine” e la tecnologia.

Con un totale di 7 appuntamenti distribuiti in regione tra il 6 e il 10 novembre, il progetto dei “Quaderni” si è articolato in due serie di eventi: un concerto/performance multi-art – che ha intrecciato diverse azioni artistiche in palcoscenico – e una lectio musicale che ha coniugato quest’arte (considerata da Leonardo “sorella minore” della pittura) con altre “dotte” presenze di artisti o esperti nei tre ambiti specifici in cui il Genio da Vinci suddivideva il Sapere: la Semimeccanica (insieme di tutte le discipline che, come la pittura e la poesia che nascono nella mente e finiscono nelle operazioni manuali), la Meccanica (discipline partorite direttamente dall’esperienza e che abbracciano sostanzialmente il campo delle attività manuali) e la Scienza (tutte le espressioni umane intellettuali che nascono e finiscono nella mente, come la Filosofia).

La musica, cuore pulsante del progetto, è stato il fil-rouge che ha permesso di tenere insieme questi due mondi, essendo disciplina che attiene da sempre alle “arti” più aperte a ciò che oggi si individua con il nome di “contaminazione” (con le scienze, la tecnologia per la creazione/riproduzione dei suoni, le espressioni visive).

Quattro sono state le repliche per il concerto/performance multi-art, che è andato in scena per la prima volta a Pordenone (Convento di San Francesco) mercoledì 6 novembre per poi essere proposto a Spilimbergo, (Teatro Miotto) il giorno successivo, 7 novembre, quindi l’8 novembre alla Casa della Musica di Trieste e il ciclo si è concluso al Teatro Comunale di Polcenigo il 9 novembre. Il programma ha presentato musiche per Trio d’archi, Violoncello solo e Fisarmonica di Leonardo con musiche tratte dal repertorio antico, pagine contemporanee e composizioni originali, che prevedendo anche l’uso di strumenti elettronici e digitali. L’ambientazione del concerto, legata al concetto leonardiano dell’Esperienza (cioè la conoscenza empirica del mondo) quale vera fonte della conoscenza, è stata suggerita da alcune installazioni originali che hanno richiamato dei “bozzetti scenografici” ispirati agli studi sulla botanica di Leonardo, dai suoi schizzi e disegni, e da una produzione di video-art originale, incentrata sul tema dell’Osservazione, dal micro al macro-mondo.

Le musiche del Trio Klein con Riccardo Pes (violoncello ed elettronica), Kamila Bydlowska al violino e Shiry Rashkovsky alla viola, assieme al fisarmonicista Denis Biasin – che ha utilizzato la celebre fisarmonica di Leonardo – la presenza in scena dell’attore Massimo Somaglino e del pittore Cesare Serafino. Nell’evento anche l’installazione visiva di Fabiola Faidiga e Madia Cotimbo “Dodecafonia per il pianeta – Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza” – che ha evidenziato il rapporto tra l’antica consapevolezza ecologica del genio di Leonardo e le più attuali azioni per la salvezza del pianeta – e il video “Osserva”, firmato da Federica Pagnucco, Sara Beinat e Matteo Sabbadini.

La prima lectio musicale è andata in scena il 14 settembre a Sacile nell’ambito della rassegna “Legno Vivo” sul tema della Meccanica ovvero “La Liuteria dei sensi” e il secondo è stato il 10 novembre a Malborghetto, Palazzo Veneziano, con la Semimeccanica ovvero “L’Astronomia e le arti applicate” (ore17.00) mentre a Duino (Trieste) il festival “L’Energia dei Luoghi” ha ospitato il 12 gennaio: la Scienza ovvero “Platone all’incontrario”, con la presenza di Fabrizio Coccetti, fisico e ricercatore dell’Istituto E. Fermi di Roma.

Davide Fregona
Direzione Artistica

  • Programma Musicale

Concerto/performance multi-art

con musica, reading, video, installazioni ed azioni artistiche

con

TRIO KLEIN

Kamila Bydlowska, violino

Shiry Rashkovsky, viola

Riccardo Pes, violoncello ed elettronica

DENIS BIASIN, fisarmonica di Leonardo

MASSIMO SOMAGLINO, voce recitante

CESARE SERAFINO, pittore

 

video OSSERVA a cura di
FEDERICA PAGNUCCO, SARA BEINAT, MATTEO SABBADINI

elementi scenografici originali di
FABIOLA FAIDIGA, MADIA COTIMBO

direzione musicale RICCARDO PES

produzione ASSOCIAZIONE PIANOFVG

  • mercoledì
    06
    novembre2019
    ore 20.45

    Pordenone
    Convento San Francesco

  • giovedì
    07
    novembre2019
    ore 20.45

    Spilimbergo (Pordenone)
    Teatro Miotto

  • venerdì
    08
    novembre2019
    ore 20.45

    Trieste
    Casa della Musica

  • sabato
    09
    novembre2019
    ore 20.45

    Polcenigo (Pordenone)
    Teatro Comunale

Trio Klein

Il TRIO KLEIN è nato nel 2016 dall’incontro di tre talentuosi e pluripremiati musicisti del Royal College of Music di Londra. Il Trio ha ottenuto immediatamente importanti riconoscimenti come il debutto al St James’s Piccadilly di Londra seguito da un’intensa attività concertistica che li ha portati ad esibirsi presso il prestigioso St Martin-in-the-fields, Bath Recitals, Chobham Music Festival. A seguito dell’apprezzamento ottenuto, il Trio è stato reinvitato a tenere un tour per il festival Concerts in the West e si esibirà per la prima volta in Italia nel 2019 per il progetto “Quaderni Leonardiani” dedicato a Leonardo da Vinci. Il Trio è formato dalla violinista Kamila Bydlowska, la violista Shiry Rashkovsky e il violoncellista Riccardo Pes portano con sé un bagaglio musicale e artistico di primissimo rilievo con collaborazioni e partecipazioni a festival quali Prussia Cove Open Chamber Music, registrazioni per etichette quali NMC e Toccata Classica, e partecipazioni a trasmissioni radio come BBC Radio 3, BBC Radio 4, Rai e NewYork’s WQXR. Il Trio, oltre al grande repertorio per questo organico, propone anche programmi vari ed innovativi che presentano gemme musicali dimenticate e nuovo repertorio di avanguardia.

SHIRY RASHKOVSKY

Lodata dalla rivista The Strad per il suo debutto al Royal Festival Hall come “seducente, emozionante ed esuberante”, SHIRY RASHKOVSKY ha intrapreso un’intensa e diversificata carriera internazionale. La sua recente registrazione per l’etichetta NMC del Concerto per Viola e Orchestra di Kate Whitley, con la Multi Story Orchestra diretta da Christopher Stark, è stata trasmessa dalla BBC Radio 3 e descritta dal The Guardian come “impavida”. Shiry è risultata vincitrice di diversi premi, quali: Martin Musical Scholarship Fund, Cecil Aronowitz Viola Prize, Philharmonia Orchestra Meyer Award ed infine the Countess of Munster Musical Trust Recital Scheme. Si è esibita in sale prestigiose quali: Royal Festival Hall, Barbican, Royal Albert Hall, Cadogan Hall, Tokyo’s Suntory Hall, Paris Theatre Champs Elysées, Berlin Philharmonie. Diverse sono le performance trasmesse dal vivo per le radio BBC Radio 3, BBC 4, New York’s WQXR, RAI e Israeli Broadcasting. Si è esibita come solista ed in ensemble per svariati festival con artisti del calibro di: Shmuel Ashkenasi, Atar Arad, Stephan Barratt-Due, Adrian Brendel, Ian Brown, Viviane Hagner, Rudolf Koelman, Min Jin Kym, Pekka Kuusisto, Shlomo Mintz, e Valeriy Sokolov. Shiry è membro fondatore del Trio Klein con il quale ha debuttato al St. James’s Piccadilly e St Martin-in-the-fields di Londra nel 2018 e con il quale ha già all’attivo tour internazionali. Insegna all’University of London, è stata direttore dei corsi Pro Corda 2017, ed è fondatrice dei corsi New Virtuosi Mastercourse. Ha tenuto masterclass per Altre Note International Music Festival e presso University of Transylvania in Brasov. Oltre al Master e al Dottorato con lode in Viola presso il Royal College of Music di Londra, Shiry ha ottenuto una laurea in Scienze e Politiche Sociali presso l’Università di Cambridge.

KAMILA BYDLOWSKA

Descritta da Lark Reviews come “una musicista rappresentativa della nuova generazione”, la violinista polacca KAMILA BYDLOWSKA suona regolarmente come solista, in ensemble e come collaboratrice per progetti di diversi generi musicali. Si è esibita in importanti festival in Europa, Asia, Nord America ed in sale quali: Royal Albert Hall, St Martin-in-the-Fields, Jazz Cafe, iTunes Festival in London, Holywell Rooms in Oxford, KIOI Hall in Tokyo, Tengiz Amirejibi International Music Festival in Tbilisi, Georgia;  iPalpiti Festival of International Laureats in Los Angeles, Midem Festival in Cannes, UK International Tango Festival and London Electronic Arts Festival. In Agosto, Kamila ha realizzato la prima registrazione mondiale del Concerto per Violino di William Wordsworth con la Liepaja Symphony Orchestra (Latvia) per l’etichetta Toccata Classics. Altre recenti apparizioni includono il concerto per Violino di Bruch, Sibelius, Bartok, Szymanowski, Arnold, Smyth. Ha partecipato come ospite per importanti emittenti quali BBC Radio 3, Classic FM (UK), WNYC (New York), RAI & Japanese TV. Vincitrice di svariati premi ha ricevuto tra gli altri il supporto del Ministry of Culture of Poland Scholarship and Artistic Excellence Award from Indiana University. Nata in Slupca, nel centro della Polonia da una famiglia di non musicisti, ha iniziato lo studio del violino a sette anni. Ha proseguito successivamente gli studi presso l’Indiana University Jacobs School of Music in Bloomington, USA, con i maestri Mauricio Fuks e Kevork Mardirossian. Si è laureata al Royal College of Music di Londra sotto la guida di Ani Schnarch.

RICCARDO PES

“Riccardo è davvero un musicista interessante, un violoncellista e compositore davvero creativo, il suo modo di suonare è una perfetta combinazione di sapienza, competenza tecnica, lirismo naturale, suono fluente e raffinato istinto musicale.” Giovanni Sollima

Riccardo Pes è nato nel 1987 a Spilimbergo, Pordenone. Si è laureato con il massimo dei voti lo scorso Luglio presso il Royal College of Music di Londra, sotto la guida della Prof.ssa Melissa Phelps, dove ha conseguito l’ Artist Diploma in Performance. Ha vinto la borsa di studio Soiree d’Or Award, Pauline Hartley Award e la Kathleen Trust Award. Precedentemente Riccardo ha studiato al Conservatorio di Musica “B.Marcello” di Venezia, dove si è diplomato con il massimo dei voti, e ha frequentato i corsi di Alta Formazione tenuti dal M°Giovanni Sollima presso l’ Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma. Si è diplomato sempre con il massimo dei voti e le congratulazioni della giuria. Ha partecipato a masterclass internazionali con i Maestri Franz Bartolomey, Frans Helmerson, Ludwig Quandt, Michael Sanderling, Johannes Goritzki, Enrico Dindo.

Come solista, Riccardo ha suonato con i “Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone, eseguendo il Concerto in La maggiore di Giuseppe Tartini a Padova, e con l’Ensemble Serenissima eseguendo il Concerto in Si bemolle maggiore di Antonio Vivaldi presso il Teatro “Zancanaro” di Sacile. Ha eseguito musiche per Violoncello Solo da Bach a Morricone presso l’ “AHA! Festival” dell’Università di Göteborg, “Terre di Maremma Festival” e “High Notes Festival” di Lucca.

Come musicista da camera ha lavorato con importanti musicisti come Mario Brunello (Antiruggine, I suoni delle Dolomiti), Giovanni Sollima (Drum&Cello, 100 Cellos del Teatro Valle di Roma e Triennale di Milano) e il famoso violinista e direttore Thomas Zehetmair in formazione di ottetto d’archi, rivestendo il ruolo di primo violoncello. Suona regolarmente in duo con il pianista Matteo Andri.

Come violoncellista collaboratore, ha anche lavorato con la scienziata Margherita Hack, lo scrittore Alessandro Marzo Magno, i fotografi Giuliano e Gianni Borghesan così come attori e artisti di circo contemporaneo. Riccardo ha suonato durante le commemorazioni per il 150° anniversario d’Italia (in onda su Mogliano TV) e ha collaborato con l’artista elettronico e pluripremiato a livello europeo, Jens Thomsen (SUNS Festival).

Riccardo ha studiato composizione e contrappunto con il Prof. Mario Pagotto e Battista Pradal e ha recentemente pubblicato il suo primo album solista dal titolo “Cellina Work” (Irene Music Label).

Ha registrato inoltre per le etichette Velut Luna, Concerto (Milano), Irene (Spilimbergo) e per la nota rivista musicale Amadeus.

Riccardo ha vinto recentemente le selezioni indette per il “RCM Gateway Scheme”, un programma di promozione di giovani valenti musicisti con concerti a Londra ed in Inghilterra. Ha vinto il 1° premio (categoria “Concerto Competition”) e il 2° premio (categoria “Recital”) presso il Richmond Festival Competition; 2° premio sia presso l’ Hatfield and District Festival Competition che al concorso Piove di Sacco. È stato insignito del titolo di “Uomo di Pace” dopo la sua performance al Padiglione Tibet presso la Biennale di Venezia la scorsa estate, ricevendo inoltre il passaporto onorario per il Tibet.

Riccardo suona un violoncello del liutaio Edgar Russ, Cremona 2014.

MASSIMO SOMAGLINO

È attore, autore e regista teatrale. Qualche volta cantante o musicista.

Della sua lunga militanza teatrale ricorda volentieri il lavoro d’attore per alcune produzioni con Elio De Capitani ed il Teatro dell’Elfo (fin dal 1996, e recentemente Otello e Afghanistan – stagioni 2016/17/18) e l’esperienza 2006/2010 diretto da Damiano Michieletto per il Teatro Stabile del Veneto. Fondamentale il connubio con Giuliana Musso per la regia di Nati in casa (di cui è anche co-autore), Sexmachine e Tanti Saluti, nonché il lungo percorso personale di ricerca intorno ad eventi e personaggi della storia friulana: Zitto, Menocchio! sul pensiero eretico del famoso mugnaio valcellinese; Cercivento, spettacolo contro le guerre; Achtung banditi!, concerto teatrale per la Resistenza (anche pubblicato in cd); Indemoniate sulla vicenda delle donne di Verzegnis, ed altri, tutti realizzati con lo stesso gruppo di lavoro artistico.

Con l’associazione CinemaTeatroEden di cui è socio fondatore ha realizzato il cortometraggio Up/down e il mediometraggio Carnia 1944.

Ha preso parte a molti documentari storici in qualità di conduttore in voce e in video.

Ha pubblicato il cd comico-musicale Sclopetadis!, che è anche spettacolo-concerto dal vivo.

Negli ultimi anni è andato in scena in abiti femminili nella commedia La vita non è un film di Doris Day di Mino Bellei, ha diretto la versione in dialetto pesarino del dramma Elnemulas dello scrittore ungherese Miklos Hubay, ha scritto e diretto Trê zovini’, tratto dall’opera di Novella Cantarutti (2014), condiviso la scrittura e la messinscena di BBQ – Tre uomini alla griglia sulla crisi maschile dei 50 anni, e scritto Suite in forma di rosa, concerto teatrale per i 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2015). Ha diretto per Mittelfest 2015 gli allievi dell’Accademia “Nico Pepe” di Udine in Sei canti dell’infinito andare – omaggio a Giuliano Scabia.

Nel 2016 ha diretto Liberazione di Serena Di Blasio e scritto e diretto Il canto e la fionda – pensiero e vita civile di David Maria Turoldo.

Ha riscritto un’attualizzazione dell’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz, ed un adattamento da Il sogno di una cosa di Pier Paolo Pasolini, andato in scena col titolo Nini e Cecilia nel 2019.

Dal 2018 è direttore artistico dell’Associazione Teatro Club Udine.

Ama tenere reading e letture a voce alta, perché dice che leggere a qualcuno è anche un modo per svelare una parte di sé che altrimenti fatica ad uscire. Provare per credere.

DENIS BIASIN

Fisarmonicista e maestro di fisarmonica dal 1980, fondatore della Casa della Musica poi BIASIN Musical Instruments di Azzano Decimo (Pordenone), che comprende 1500 mq di esposizione, 6 sale di prova, 4 laboratori tecnici (Liuteria, Fiati, Elettronica, Accordature e restauro) e uno spazio culturale (Biasin Artists Concert Hall) dove si svolgono eventi, masterclass, showcase, concerti.

Nella sua attività di operatore culturale, è fondatore dell’Accademia del Disco AdD, vicepresidente dell’Associazione NAM Lab, fondatore e presidente della ZAHRE Accordion Orchestra, ideatore della “Fisarmonica Zahre”, improntata sulla ricerca della voce timbrica ed equilibrio del suono dei bassi. È inoltre animatore e promotore di eventi musicali, quali mostre e concerti intorno alla Fisarmonica per Friuli DOC a Udine (“La Fisarmonica-La voce del popolo” ed. 2006, “La Fisarmonica e gli Strumenti della tradizione popolare” ed. 2007, “La Fisarmonica e gli Strumenti d’orchestra” ed. 2008), Concerti-Mostre-Convegni per la “Fiera della Musica” Azzano Decimo (ed. 2000), Festival di Musica Internazionale in quota “Zahrarmonie” a Sauris (Udine) 2006-2012, rassegne jazz in diversi locali del Pordenonese. Ha ideato e curato la direzione artistica di progetti quali la registrazione e produzione discografica “The Accordion – The World’s Greatest Virtuosos Play 100 Accordion Masterpieces” (distribuita in 52 nazioni) e di iniziative quali “La storia del Pianoforte” (Pordenone 2018), il festival “Musica nel Territorio” (dal 2010, in diversi centri della provincia di Pordenone), “The Anniversary of the Genius” (2019, dedicato a Leonardo da Vinci).

Denis Biasin è stato promotore del progetto di ricostruzione della “Fisarmonica di Leonardo”, realizzata dal maestro artigiano Mario Buonoconto e già presentata in diversi concerti in Italia e all’estero, oltre che di un nuovo strumento “Harmon Key” tutt’ora in fase ricerca.

LA FISARMONICA DI LEONARDO DA VINCI

Uno strumento molto simile alla fisarmonica, basato sui medesimi principi meccanici, è stato realizzato sulla base di un progetto di Leonardo da Vinci (codice Fol.76r del Codice Madrid II).

Le indicazioni che Leonardo ha lasciato sono essenziali, ma significative: una tastiera verticale, una serie di canne di legno o di carta e un mantice a doppia azione che funziona in entrambi i versi, genialità per generare un flusso d’aria continuo. Lo strumento, lavorato interamente a mano con materiali naturali, è opera del Maestro artigiano Mario Buonoconto  ed è esposto presso il Museo internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo.

Il suono di questa ricostruzione è assai flautato e flebile, essendo generato da canne in legno, e molto differente da quello delle fisarmoniche moderne ad ancia libera. Tale strumento, di fatto, anticipa di circa trecento anni l’invenzione della Fisarmonica ed è l’anello di congiunzione tra l’organo portativo e l’organetto.

CESARE SERAFINO, pittore

Cesare Serafino si interessa alla pittura e all’archeologia del territorio dello Spilimberghese, in particolare per le testimonianze più antiche della zona: castelli e castellieri ridotti in rovina, strade romane, antichi muri di contenimento, affreschi parietali, menhir, cromlech, ecc.

Collabora da anni con noti artisti: Zancanaro, Celiberti, Ceccobelli, Dorazio, Benetton, Plessi, Vedova; con registi: Monicelli, Brass, Antonioni, Fellini; con architetti: Portoghesi, Piano, Sottsass, Gregotti, Bellini, Munari, Mendini, ecc.

Fonda a Spilimbergo (Pordenone), sua città natale, una Quadreria d’Arte Moderna e Contemporanea con oltre 200 artisti a livello internazionale; tutte le opere sono dedicate alla sua città.

Ha partecipato a sei Biennali di Venezia, sezione Arte e Architettura.

 

FEDRICA PAGNUCCO, SARA BEINAT, MATTEO SABBADINI

FEDERICA PAGNUCCO si occupa di illustrazione. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e partecipato a diverse esposizioni, sia in Italia che all’estero; è stata selezionata alla mostra dell’illustrazione della fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna, al Cj Book Picture Festival di Seoul, Corea. Ha esposto in diverse personali e ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Collabora con scuole ed enti nella progettazione di percorsi creativi e tiene corsi di illustrazione e laboratori espressivi rivolti al ragazzi e adulti. Ha realizzato, a quattro mani con Linda Wolfsgruber, il libro d’artista Klein little piccolo che ha dato il via al corto d’animazione L’alfabeto delle cose piccole, realizzato con il regista Thomas Renolder e le musiche di Peter Rosmanith. Il film è stato proiettato in diversi festival tra cui Pfa (Italia), Animateka (Lubjana), One day Festival (Vienna), Animafest (Cipro).


Nata in Germania da una famiglia di gelatai emigranti, SARA BEINAT si forma come attrice presso l’Accademia teatrale Città di Trieste. Al lavoro come attrice professionista affianca la scrittura di drammaturgie (Fotocopie testo segnalato al concorso europeo Tragos e tradotto in serbo per la rivista teatrale Scena, La vita davanti, Marmalade testo segnalato al concorso Noax/Navuax, Invasioni) e sceneggiature (If something happens lungometraggio girato a Dubai, Cartoline, Emilio).


 MATTEO SABBADINI si laurea all’università di Trieste nel 2008. In quegli anni si appassiona al video e inizia a realizzare piccoli cortometraggi e spot. Nel 2014 apre Mamais, uno studio video per la creazione di prodotti audiovisivi nell’ambito aziendale e artistico. I cortometraggi ideati con il collettivo Dormouse Ind. si aggiudicano diversi premi a livello nazionale e internazionale (Maratona 6×60 Makingo, K3 di Villach, Maratona 6×60 Fmk). Realizza inoltre cortometraggi firmati o in collaborazione con Mamais (The pills, L’intruso, Emilio terzo classificato al concorso Ambienteincontri 2018 e Cartoline terzo classificato al concorso Friulano in Spot 2018).

Sara Beinat, Federica Pagnucco e Matteo Sabbadini si conoscono da tempo.

Nel 2019 il loro cortometraggio di animazione The lightning seed è stato scelto come sigla ufficiale del festival “Le giornate della luce” di Spilimbergo (Pordenone).

FABIOLA FAIDIGA, MADIA NICOLETTA COTIMBO

FABIOLA FAIDIGA

Artista visiva. Nata nel 1958, inizia il suo percorso con il maestro Nino Perizi presso la Scuola libera di figura del Museo d’Arte Moderna Revoltella di Trieste.

La ricerca di Fabiola Faidiga si muove liberamente tra diverse aree espressive ed ha spesso l’obiettivo di indagare i rapporti umani e sociali. Le sue esperienze ed attività nel campo dell’arte contemporanea sono eclettiche, lavorando con media diversi in un’ottica sperimentale: fotografia, video, installazione scultorea, performance, pittura, collage, arte relazionale.

Ha partecipato a numerose mostre d’arte contemporanea presentando progetti multimediali in vari spazi in Italia (Trieste, Alessandria, Parma, Venezia, Orvieto, Lecce) e all’estero, in particolare a Londra (APT Gallery, Tara Brian Gallery, Centre for Creative Collaboration), Amsterdam (Punt Gallery), Berlino (ERASED WALLS-ConcentArt eV), Celje – Slovenia (Gallery Plevnik Kronkowska), Isola di Brioni – Croazia (Esposizione nel Parco Naturale dell’isola), Messico – Ponte internazionale Italia-Messico: Città del Messico (Salón dès Aztecas), Oaxaca (La Calera), Torreon (Museo Arocena), Santiago de Queretaro (ART Aldia – Museo de la Ciudad).

Per molti anni ha collaborato con il GRUPPO78 – International Contemporary Art di Trieste per lo sviluppo dell’arte contemporanea, partecipando a molti progetti curati dalla critica d’arte Maria Campitelli, in particolare Public Art – Trieste e Dintorni, Circa 2000 – Ponte Internazionale Italia-Messico, Arte-Scienza-Biotecnologia, Robotics – Festival di Arte e Robotica.

Fra i numerosi progetti multimediali di sua ideazione citiamo: MA(D)RE, ovvero Le madri al mare (Mothers at the sea), La misura è colma (That’s the last straw!), Controventi (Against the wind), Non sei morto amore (You are not dead, love), Lavoro d’ufficio (Office Works), 7 Kuoke doc, La città di Odradek (The City of Odradek), Rosso sottile (Subtle red), CIRCUS MEME, Contemporary Shower, Default.

Collabora inoltre alle iniziative del Civico Orto Botanico di Trieste ed alla diffusione della rivista d’arte contemporanea JULIET, edita a Trieste.

Riceve molte menzioni e premi, fra cui ricordiamo la menzione speciale al “ManinFesto” – Villa Manin, Codroipo (Udine) e il Primo Premio “Trieste, l’altra città” per Zone di Cinema – Trieste Film Festival, nel 2008. Ha inoltre partecipato, nel 2011, alla Biennale Diffusa del Friuli Venezia Giulia curata da Vittorio Sgarbi. Nel 2013 ha vinto il Primo Premio alla “20° Ex-tempore Internazionale di Grisignana (Croazia)” e ha costituito, con prospettiva relazionale, nel Comune di Duino Aurisina (Trieste), l’Associazione Culturale “CASA C.A.V.E. – Contemporary Art Visoglianoviżovlje Europe” finalizzata allo sviluppo culturale del territorio.

Negli ultimi cinque anni ha ideato e organizzato la Rassegna/Seminario “L’ENERGIA DEI LUOGHI”, nel Comune di Duino Aurisina (Trieste) in collaborazione con gli scienziati Marina Cobal e Hans Grassmann.

MADIA NICOLETTA COTIMBO

Scenografa e artista visiva, formatasi come scenografa all’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Ha firmato un nuovo allestimento di Carmen, regia di Stefano Piacenti, e di Madama Butterfly, regia di Domitilla Baldoni, per il festival “Lirica in Piazza” di Massa Marittima (edizioni 2002 e 2003), e nel 2008 per Turandot, regia di Franco Vacchi, al Teatro Rendano di Cosenza.

Progetta e realizza attrezzeria teatrale e sculture in vari materiali.
Ha collaborato ad alcuni progetti dell’artista Fabiola Faidiga nella realizzazione di sculture.

Nel 2017 la sua installazione Turandot di carta in occasione del Festival Pucciniano è stata esposta al Gran Teatro di Torre del Lago.

Continua attualmente la sua ricerca sulle sculture di carta.

  • Lectio Musicale

Lectio Musicale

con musica, conversazioni, video, installazioni ed esperienze artistiche intorno ai Saperi di Leonardo

 

con

RICCARDO PES, violoncello ed elettronica

insieme a

EDGAR RUSS, liutaio Meccanica

CESARE SERAFINO, pittore Semimeccanica

FABRIZIO COCCETTI, fisico e ricercatore Scienza

 

video a cura di

FEDERICA PAGNUCCO, SARA BEINAT, MATTEO SABBADINI

elementi scenografici originali di

FABIOLA FAIDIGA, MADIA COTIMBO

direzione musicale RICCARDO PES

produzione ASSOCIAZIONE PIANOFVG

  • sabato
    14
    settembre2019
    ore 10.30

    LA MECCANICA
    Sacile (Pordenone)
    Piazza del Popolo
    Loggia del Municipio

    La Meccanica ovvero “la Liuteria dei sensi”

  • domenica
    10
    novembre2019
    ore 17.00

    LA SEMIMECCANICA
    Malborghetto (Udine)
    Palazzo Veneziano
    La Semimeccanica ovvero “L’Astronomia e le arti applicate”

  • domenica
    12
    gennaio2020
    ore 19.00

    LA SCIENZA
    Duino / Aurisina
    Festival L’Energia dei Luoghi
    La Scienza ovvero “Platone all’incontrario”

RICCARDO PES

“Riccardo è davvero un musicista interessante, un violoncellista e compositore davvero creativo, il suo modo di suonare è una perfetta combinazione di sapienza, competenza tecnica, lirismo naturale, suono fluente e raffinato istinto musicale.” Giovanni Sollima

Riccardo Pes è nato nel 1987 a Spilimbergo, Pordenone. Si è laureato con il massimo dei voti lo scorso Luglio presso il Royal College of Music di Londra, sotto la guida della Prof.ssa Melissa Phelps, dove ha conseguito l’ Artist Diploma in Performance. Ha vinto la borsa di studio Soiree d’Or Award, Pauline Hartley Award e la Kathleen Trust Award. Precedentemente Riccardo ha studiato al Conservatorio di Musica “B.Marcello” di Venezia, dove si è diplomato con il massimo dei voti, e ha frequentato i corsi di Alta Formazione tenuti dal M°Giovanni Sollima presso l’ Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma. Si è diplomato sempre con il massimo dei voti e le congratulazioni della giuria. Ha partecipato a masterclass internazionali con i Maestri Franz Bartolomey, Frans Helmerson, Ludwig Quandt, Michael Sanderling, Johannes Goritzki, Enrico Dindo.

Come solista, Riccardo ha suonato con i “Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone, eseguendo il Concerto in La maggiore di Giuseppe Tartini a Padova, e con l’Ensemble Serenissima eseguendo il Concerto in Si bemolle maggiore di Antonio Vivaldi presso il Teatro “Zancanaro” di Sacile. Ha eseguito musiche per Violoncello Solo da Bach a Morricone presso l’ “AHA! Festival” dell’Università di Göteborg, “Terre di Maremma Festival” e “High Notes Festival” di Lucca.

Come musicista da camera ha lavorato con importanti musicisti come Mario Brunello (Antiruggine, I suoni delle Dolomiti), Giovanni Sollima (Drum&Cello, 100 Cellos del Teatro Valle di Roma e Triennale di Milano) e il famoso violinista e direttore Thomas Zehetmair in formazione di ottetto d’archi, rivestendo il ruolo di primo violoncello. Suona regolarmente in duo con il pianista Matteo Andri.

Come violoncellista collaboratore, ha anche lavorato con la scienziata Margherita Hack, lo scrittore Alessandro Marzo Magno, i fotografi Giuliano e Gianni Borghesan così come attori e artisti di circo contemporaneo. Riccardo ha suonato durante le commemorazioni per il 150° anniversario d’Italia (in onda su Mogliano TV) e ha collaborato con l’artista elettronico e pluripremiato a livello europeo, Jens Thomsen (SUNS Festival).

Riccardo ha studiato composizione e contrappunto con il Prof. Mario Pagotto e Battista Pradal e ha recentemente pubblicato il suo primo album solista dal titolo “Cellina Work” (Irene Music Label).

Ha registrato inoltre per le etichette Velut Luna, Concerto (Milano), Irene (Spilimbergo) e per la nota rivista musicale Amadeus.

Riccardo ha vinto recentemente le selezioni indette per il “RCM Gateway Scheme”, un programma di promozione di giovani valenti musicisti con concerti a Londra ed in Inghilterra. Ha vinto il 1° premio (categoria “Concerto Competition”) e il 2° premio (categoria “Recital”) presso il Richmond Festival Competition; 2° premio sia presso l’ Hatfield and District Festival Competition che al concorso Piove di Sacco. È stato insignito del titolo di “Uomo di Pace” dopo la sua performance al Padiglione Tibet presso la Biennale di Venezia la scorsa estate, ricevendo inoltre il passaporto onorario per il Tibet.

Riccardo suona un violoncello del liutaio Edgar Russ, Cremona 2014.

CESARE SERAFINO, pittore

Cesare Serafino si interessa alla pittura e all’archeologia del territorio dello Spilimberghese, in particolare per le testimonianze più antiche della zona: castelli e castellieri ridotti in rovina, strade romane, antichi muri di contenimento, affreschi parietali, menhir, cromlech, ecc.

Collabora da anni con noti artisti: Zancanaro, Celiberti, Ceccobelli, Dorazio, Benetton, Plessi, Vedova; con registi: Monicelli, Brass, Antonioni, Fellini; con architetti: Portoghesi, Piano, Sottsass, Gregotti, Bellini, Munari, Mendini, ecc.

Fonda a Spilimbergo (Pordenone), sua città natale, una Quadreria d’Arte Moderna e Contemporanea con oltre 200 artisti a livello internazionale; tutte le opere sono dedicate alla sua città.

Ha partecipato a sei Biennali di Venezia, sezione Arte e Architettura.

 

EDGAR RUSS, liutaio

“Fin dall’infanzia provavo una grande soddisfazione nel riuscire a creare qualcosa con le mie mani. Sapevo che la mia strada sarebbe stata un lavoro artigianale”.

Nato nel 1966, Edgar Russ è il più giovane di cinque figli di una grande famiglia austriaca. Probabilmente, per attirare l’attenzione è fin da subito portato a distinguersi ed è rapito da tutto ciò che genera un suono.

All’età di 11 anni, Edgar costruisce i suoi primi strumenti musicali: bongos, tamburi e flauti.

A 17 anni si trasferisce a Cremona, in Italia, per frequentare la rinomata Scuola Internazionale di liuteria “Antonio Stradivari”. Dopo una parentesi lavorativa a Cremona, decide di partire per gli Stati Uniti per ampliare e approfondire la conoscenza acquisita in Italia circa la costruzione degli strumenti ad arco e la ricerca del suono.

Nel 1990 il maestro Russ apre il suo primo laboratorio in via Plasio a Cremona, successivamente si trasferisce in via Sicardo insieme al collega Giorgio Grisales.

Dopo dieci anni decide di aprire un nuovo laboratorio indipendente che rappresenti meglio la sua personalità e la sua anima creativa.

Il laboratorio si trova nel centro storico di Cremona in via Mauro Macchi. Dal 2017 Edgar Russ è membro del consiglio direttivo del Consorzio Liutai “A. Stradivari”, dove condivide la sua esperienza insieme a quella di altri colleghi.

Fin dagli esordi, il liutaio Edgar Russ ha lavorato con musicisti professionisti che fanno parte di importanti orchestre, il cui desiderio è quello di poter avere uno strumento in grado di proiettare il suono fino all’ultima fila dei teatri e delle sale da concerto.

“Ho guidato tantissime volte da Cremona a Vienna la mia macchina carica di strumenti e attrezzi per riuscire a trovare e registrare il suono perfetto per i miei clienti”. Ne è valsa la pena: sette musicisti della Filarmonica di Vienna suonano uno strumento di Edgar Russ.

Con quasi 40 anni di esperienza e grazie alla collaborazione con i migliori laboratori a livello mondiale, il maestro Russ ha raggiunto una completa padronanza dell’arte della liuteria. In ogni suo strumento ad arco potete constatare la perfetta armonia tra la competenza e la sensibilità artistica. I suoi violini, viole, violoncelli e contrabbassi sono conosciuti a livello internazionale. Il loro valore accresce col passare del tempo facendo di Edgar Russ uno tra i più raffinati liutai al mondo.

FABRIZIO COCCETTI, fisico

Fabrizio Coccetti ha svolto la carriera scientifica presso l’Università di Trieste, lo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC) della Stanford University, il CERN di Ginevra e il Centro Enrico Fermi di Via Panisperna a Roma, dove è strutturato a tempo indeterminato come ricercatore senior.

Nel 2014 è stato invited professor all’IMT Alti Studi di Lucca per occuparsi di “Analysis of Big Data using methods of statistical physics, Agent Based Modelling and Algorithms of Complex Networks”.

Nel 2016 e 2017 è stato il Coordinatore italiano del progetto bilaterale con il Sudafrica: “Plasmonics for a better efficiency of solar cells” finanziato dal MAECI.

È ora il Run Coordinator dell’esperimento Extreme Energy Events (EEE) e il responsabile delle simulazioni Monte Carlo degli sciami di muoni cosmici.

Ha al suo attivo più di 60 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, che hanno raccolto più di 10000 citazioni.

FEDRICA PAGNUCCO, SARA BEINAT, MATTEO SABBADINI

FEDERICA PAGNUCCO si occupa di illustrazione. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e partecipato a diverse esposizioni, sia in Italia che all’estero; è stata selezionata alla mostra dell’illustrazione della fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna, al Cj Book Picture Festival di Seoul, Corea. Ha esposto in diverse personali e ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Collabora con scuole ed enti nella progettazione di percorsi creativi e tiene corsi di illustrazione e laboratori espressivi rivolti al ragazzi e adulti. Ha realizzato, a quattro mani con Linda Wolfsgruber, il libro d’artista Klein little piccolo che ha dato il via al corto d’animazione L’alfabeto delle cose piccole, realizzato con il regista Thomas Renolder e le musiche di Peter Rosmanith. Il film è stato proiettato in diversi festival tra cui Pfa (Italia), Animateka (Lubjana), One day Festival (Vienna), Animafest (Cipro).


Nata in Germania da una famiglia di gelatai emigranti, SARA BEINAT si forma come attrice presso l’Accademia teatrale Città di Trieste. Al lavoro come attrice professionista affianca la scrittura di drammaturgie (Fotocopie testo segnalato al concorso europeo Tragos e tradotto in serbo per la rivista teatrale Scena, La vita davanti, Marmalade testo segnalato al concorso Noax/Navuax, Invasioni) e sceneggiature (If something happens lungometraggio girato a Dubai, Cartoline, Emilio).


 MATTEO SABBADINI si laurea all’università di Trieste nel 2008. In quegli anni si appassiona al video e inizia a realizzare piccoli cortometraggi e spot. Nel 2014 apre Mamais, uno studio video per la creazione di prodotti audiovisivi nell’ambito aziendale e artistico. I cortometraggi ideati con il collettivo Dormouse Ind. si aggiudicano diversi premi a livello nazionale e internazionale (Maratona 6×60 Makingo, K3 di Villach, Maratona 6×60 Fmk). Realizza inoltre cortometraggi firmati o in collaborazione con Mamais (The pills, L’intruso, Emilio terzo classificato al concorso Ambienteincontri 2018 e Cartoline terzo classificato al concorso Friulano in Spot 2018).

Sara Beinat, Federica Pagnucco e Matteo Sabbadini si conoscono da tempo.

Nel 2019 il loro cortometraggio di animazione The lightning seed è stato scelto come sigla ufficiale del festival “Le giornate della luce” di Spilimbergo (Pordenone).

FABIOLA FAIDIGA, MADIA NICOLETTA COTIMBO

FABIOLA FAIDIGA

Artista visiva. Nata nel 1958, inizia il suo percorso con il maestro Nino Perizi presso la Scuola libera di figura del Museo d’Arte Moderna Revoltella di Trieste.

La ricerca di Fabiola Faidiga si muove liberamente tra diverse aree espressive ed ha spesso l’obiettivo di indagare i rapporti umani e sociali. Le sue esperienze ed attività nel campo dell’arte contemporanea sono eclettiche, lavorando con media diversi in un’ottica sperimentale: fotografia, video, installazione scultorea, performance, pittura, collage, arte relazionale.

Ha partecipato a numerose mostre d’arte contemporanea presentando progetti multimediali in vari spazi in Italia (Trieste, Alessandria, Parma, Venezia, Orvieto, Lecce) e all’estero, in particolare a Londra (APT Gallery, Tara Brian Gallery, Centre for Creative Collaboration), Amsterdam (Punt Gallery), Berlino (ERASED WALLS-ConcentArt eV), Celje – Slovenia (Gallery Plevnik Kronkowska), Isola di Brioni – Croazia (Esposizione nel Parco Naturale dell’isola), Messico – Ponte internazionale Italia-Messico: Città del Messico (Salón dès Aztecas), Oaxaca (La Calera), Torreon (Museo Arocena), Santiago de Queretaro (ART Aldia – Museo de la Ciudad).

Per molti anni ha collaborato con il GRUPPO78 – International Contemporary Art di Trieste per lo sviluppo dell’arte contemporanea, partecipando a molti progetti curati dalla critica d’arte Maria Campitelli, in particolare Public Art – Trieste e Dintorni, Circa 2000 – Ponte Internazionale Italia-Messico, Arte-Scienza-Biotecnologia, Robotics – Festival di Arte e Robotica.

Fra i numerosi progetti multimediali di sua ideazione citiamo: MA(D)RE, ovvero Le madri al mare (Mothers at the sea), La misura è colma (That’s the last straw!), Controventi (Against the wind), Non sei morto amore (You are not dead, love), Lavoro d’ufficio (Office Works), 7 Kuoke doc, La città di Odradek (The City of Odradek), Rosso sottile (Subtle red), CIRCUS MEME, Contemporary Shower, Default.

Collabora inoltre alle iniziative del Civico Orto Botanico di Trieste ed alla diffusione della rivista d’arte contemporanea JULIET, edita a Trieste.

Riceve molte menzioni e premi, fra cui ricordiamo la menzione speciale al “ManinFesto” – Villa Manin, Codroipo (Udine) e il Primo Premio “Trieste, l’altra città” per Zone di Cinema – Trieste Film Festival, nel 2008. Ha inoltre partecipato, nel 2011, alla Biennale Diffusa del Friuli Venezia Giulia curata da Vittorio Sgarbi. Nel 2013 ha vinto il Primo Premio alla “20° Ex-tempore Internazionale di Grisignana (Croazia)” e ha costituito, con prospettiva relazionale, nel Comune di Duino Aurisina (Trieste), l’Associazione Culturale “CASA C.A.V.E. – Contemporary Art Visoglianoviżovlje Europe” finalizzata allo sviluppo culturale del territorio.

Negli ultimi cinque anni ha ideato e organizzato la Rassegna/Seminario “L’ENERGIA DEI LUOGHI”, nel Comune di Duino Aurisina (Trieste) in collaborazione con gli scienziati Marina Cobal e Hans Grassmann.

MADIA NICOLETTA COTIMBO

Scenografa e artista visiva, formatasi come scenografa all’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Ha firmato un nuovo allestimento di Carmen, regia di Stefano Piacenti, e di Madama Butterfly, regia di Domitilla Baldoni, per il festival “Lirica in Piazza” di Massa Marittima (edizioni 2002 e 2003), e nel 2008 per Turandot, regia di Franco Vacchi, al Teatro Rendano di Cosenza.

Progetta e realizza attrezzeria teatrale e sculture in vari materiali.
Ha collaborato ad alcuni progetti dell’artista Fabiola Faidiga nella realizzazione di sculture.

Nel 2017 la sua installazione Turandot di carta in occasione del Festival Pucciniano è stata esposta al Gran Teatro di Torre del Lago.

Continua attualmente la sua ricerca sulle sculture di carta.

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